Perché i centri Auchan hanno chiuso in tutta Italia: la verità dopo anni

Dopo Carrefour, fu Auchan a invadere l’Italia con i suoi supermercati. Ma la catena ha lasciato il nostro Paese già nel 2019.

La catena di supermercati Auchan è ancora un colosso nel settore della distribuzione alimentare. I supermercati con l’uccellino rosso si trovano infatti in mezzo mondo, dalla Francia al Messico, dagli Stati Uniti alla Cina. Ma non ci sono più in Italia. Come mai?

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Perché i centri Auchan hanno chiuso in tutta Italia: la verità dopo anni. Credits: Ansa foto – yurestaurant.it

Il marchio è ancora un asset fondamentale del gruppo aziendale dell’Associazione Famiglia Mulliez, che possiede pure Leroy Merlin. Il primo supermercato Auchan nacque nel 1961 a Roubaix, nel Nord della Francia, nel quartiere di Haut Champs (“campi alti”). E da qui viene appunto il nome Auchan.

Il nome è quindi un chiaro omaggio al territorio, ma anche un segno di quella visione localista che ha poi portato alla crisi del marchio in territori come quello italiano. La Auchan arrivò in Italia nel 1989. Per tutti gli anni ’90 aprì supermercati e grandi ipermercati dal Nord al Sud del Paese.

Gli italiani non premiarono mai l’impostazione “alla francese” della catana. Da Auchan, infatti, gli scaffali erano pieni di prodotti tipici d’Oltralpe. Vini francesi, camembert, brie, baguette… Un errore strategico?

Auchan voleva fare le cose in grande. Ma non è mai riuscita a integrarsi nel mercato italiano. Non solo per via delle scelte commerciali troppo “francesi”. I punti vendita della catena erano spesso dispersivi e troppo confusionari. Inoltre, dopo pochi anni di gestione ottimale, cominciarono a essere trascurati.

L’errore fatale di Auchan in Italia

Nel momento di massima espansione in Italia, la Auchan aveva più di 2.000 supermercati e una quindicina di ipermercati. E dopo aver stipulato nel 1997 un’alleanza tecnica e finanziaria con il Gruppo Rinascente, nel 2004 il Gruppo Auchan acquisì pure la piena titolarità delle attività alimentari del Gruppo Rinascente.

E così, nel 2019, dopo anni di perdite, il marchio francese decise di ritirarsi dal mercato italiano. La cessione avvenne tramite un’operazione da quasi un miliardo di euro. La Conad acquisì la maggior parte dei 1.600 punti vendita Auchan e Simply. E da quel momento il marchio della società cooperativa bolognese è diventando il leader della grande distribuzione in Italia.

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L’errore fatale di Auchan in Italia. Credits: Ansa foto – yurestaurant.it

Quella compravendita ha portato qualche mese fa all’apertura di un processo per corruzione tra privati e autoriciclaggio. E dunque oggi la Procura di Bologna ha citato in giudizio sull’ex amministratore delegato e l’ex direttore finanziario di Conad…

Secondo molti analisti, il marchio francese sbagliò puntando tutto su punti vendita troppo vasti. I costi di gestione di questi magazzini erano troppo elevati. Ed ecco il motivo per cui tanti di quei vecchi ipermercati con il marchio dell’uccellino rosso non sono mai stati riaperti o sono stati ridimensionati.

E ora va via dall’Italia anche la Carrefour, un altro grande marchio francese. Carrefour Italia ha accumulato perdite per oltre 874 milioni di euro. In questo caso non per un problema strategico ma per criticità più strutturali. I supermercati della Carrefour in Italia erano poco attrattivi e proponevano merci a prezzi troppo alti.

E così i 1.100 punti vendita del colosso francese sono andati al gruppo italiano NewPrinces, guidato dall’imprenditore salernitano Angelo Mastrolia. La vendita è arrivata per u miliardo di euro, ma il valore netto delle azioni è stato simbolicamente fissato a un solo euro

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