Padella antiaderente: se inizia a esserci questo buttala, diventa tossica

La padella antiaderente è comoda e diffusa: quando inizia a mostrare certi segni di deterioramento, è il momento di dirle addio.

Le padelle classiche sono sempre state fatte in ghisa (una lega di ferro con carbonio), in acciaio o rame. Nel 1938, per caso, è stato scoperto il teflon (il PTFE). E questa plastica ha rivoluzionato il concetto stesso di padella.

uova in padella antiaderente
Padella antiaderente: se inizia a esserci questo buttala, diventa tossica – yurestaurant.it

Negli anni ’60, il teflon è infatti entrato nelle cucine, promettendo di produrre padelle più leggere e funzionali, antiaderenti e quindi facili da pulire. Ma c’è un piccolo problema… Il teflon è stabile, ma solo fino a 260°C. Se la padella antiaderente si surriscalda o si graffia, il materiale può rilasciare fumi tossici e microparticelle.

Fino a qualche anno fa, per rendere il teflon meno soggetto a graffi, le padelle antiaderenti erano trattate con un materiale ancora più pericoloso: il PFOA. Una sostanza legante oggi vietata perché potenzialmente cancerogena.

Già da una ventina d’anni le aziende hanno dunque cominciato a produrre padelle senza PFOA. Ma il problema dei graffi resta. Dunque quando cominciano a mostrarsi certi segni di deterioramento sulla padella antiaderente, è il caso di smettere di usare l’utensile.

In questo senso è fondamentale imparare a riconoscere i segnali da non ignorare. Secondo gli esperti, ecco i principali campanelli d’allarme sono tre. Bisogna pensare a sostituire la padella antiaderente in presenza di graffi profondi e abrasioni evidenti.

Padella antiaderente: tutti i segnali da valutare per la sicurezza

Con i graffi e le abrasioni, il rivestimento antiaderente perde molta della sua efficacia e può rilasciare particelle nel cibo. Bisogna poi preoccuparsi anche del cambiamento nel colore del fondo dell’utensile. Se il rivestimento diventa più opaco, si scolorisce o presenta delle macchie, c’è da preoccuparsi.

donna che cucina con padella antiaderente
Padella antiaderente: tutti i segnali da valutare per la sicurezza – yurestaurant.it

Bisogna allertarsi anche quando il cibo si attacca troppo facilmente. Oppure quando i tempi di cottura appaiono alterati… La buona notizia è che le padelle antiaderenti rovinate non sono per forza pericolose per la salute.

Le particelle del rivestimento, se ingerite in piccole quantità, non sono considerate cancerogene. Il problema per la padella rovinata è che può rilasciare sostanze indesiderate se esposta a temperature molto elevate. Ecco perché, in caso di danni evidenti, è sempre meglio sostituirla e non rischiare.

Quando si compra una padella nuova è bene lavarla accuratamente. Conviene anche bollire dell’acqua per qualche minuto. Quando la si usa, è bene non lasciarla mai surriscaldare quando è vuota: proprio in queste circostanze il rivestimento in teflon può deteriorarsi se supera i 240°C.

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